Dicembre 2016

Condannato il coniuge che nella separazione non ascolta il minore

Ascoltare il minore cercando di comprendere quelli che sono i suoi bisogni e le sue inclinazioni personali è un dovere imposto dalla costituzione ai genitori.

L’eventuale litigiosità dei coniugi in corso di separazione non deve, dunque, inficiare tale obbligo genitoriale.
Il genitore incapace di comprendere le esigenze del figlio rischia la condanna a pagare le spese processuali in quanto il ricorso di un giudice per l’ascolto del minore deve essere esclusivamente l’extrema ratio cui ricorrere.

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Novembre 2016

Processo tributario: i fondati motivi che bloccano la sentenza

Il contenzioso tributario è stato di recente riformato e la riforma ha investito le sospensioni dei gradi giudizio. È d’uopo sottolineare come per tale disciplina si applichino le disposizioni del codice di procedura civile che operano in via sussidiaria per tutti gli aspetti non espressamente regolati dal decreto legislativo 546 del 1992, cui quest’ultimo rinvia.

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Settembre 2016

Il nuovo codice degli appalti ed il regime degli affidamenti in house

L’ ANAC nel comunicato diffuso il 7 settembre 2016 fornisce importanti ed utili chiarimenti sulla applicazione dell’articolo 192 del codice dei contratti decreto legislativo 50 del 2016.
L’ANAC avrà infatti il compito di stilare un elenco delle stazioni appaltanti che operano tramite affidamento diretto alle proprie società in house. L’iscrizione a tale elenco avverrà su espressa domanda dell’ente, secondo modalità e criteri definiti dalla stessa autorità.

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Luglio 2016

L’informativa Falciani è utilizzabile da parte del fisco

La cosiddetta “lista Falciani” è un documento contenente i nomi di contribuenti –  presunti evasori – dei quali 7mila sono italiani. Tale documento era stato sottratto ad opera di un ex dipendente della banca svizzera Hsbc e successivamente reso pubblico.
Numerose controversie erano sorte sulla  utilizzabilità di tale lista in accertamenti tributari da parte dell’amministrazione finanziaria italiana nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale.
Quello che è emerso è un quadro nel quale sono risultate essere prevalenti le ragioni del fisco.
L’Agenzia delle Entrate infatti si era avvalsa  di elementi con valore indiziario, tratti da tale lista e li ha utilizzati ai fini dell’emissione di numerosi e pregnanti avvisi di accertamento.
La Corte di Cassazione con le ordinanze n. 8605 e n. 80606 del 2015 aveva statuito l’utilizzabilità delle stesse in favore del fisco italiano.
In particolare la problematica giuridica verteva sulla provenienza illecita data dal trafugamento dei dati bancari e sulla loro utilizzabilità in sede processuale.

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Giugno 2016

Rimborsi per artigiani ed imprenditori

Contribuenti e professionisti oggi hanno finalmente maggiori certezze per quanto concerne l’assoggettamento ad IRAP.  La Corte di Cassazione a Sezioni Unite , con la sentenza n. 9451del 10 maggio 2016 ha espresso un importante principio che riguarda tutti coloro che svolgono in forma individuale attività d’impresa, professionale e artistica.  Il principio è quello secondo cui il professionista (o artigiano o imprenditore) che assuma un collaboratore che esplichi mansioni meramente esecutive o di segreteria non è obbligato a pagare l’IRAP.  Questa sentenza dà dunque voce all’orientamento, finora minoritario, secondo il quale bisognava verificare se l’attività del dipendente fosse idonea ad incrementare l’attività produttiva. Pertanto  resta superato quello che fino ad ora era stato l’orientamento maggioritario secondo il quale, la presenza  anche di un solo collaboratore ed anche soltanto part time, purché continuativa e non occasionale,  comportava automaticamente l’assoggettamento ad IRAP dell’attività del datore di lavoro. Fra l’altro l’Agenzia delle Entrate, con la direttiva n. 42/2014, aveva condiviso l’orientamento giurisprudenziale maggioritario più restrittivo.

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