È recentissima la sentenza che dichiara la soccombenza in appello della società Autostrade per l’Italia contro la società Craft, ideatrice dei rilevatori di velocità denominati “Tutor”.
Secondo i giudici della Corte d’Appello romana i Tutor, apparecchi utilizzati per rilevare la velocità, vanno rimossi e distrutti in quanto apposti in violazione della legge sui brevetti.
Il Tutor è stato negli ultimi anni terrore degli automobilisti, calcolando la media tenuta dall’auto per lunghi tratti. Il meccanismo attraverso telecamere attualmente fotografa il veicolo in transito con data ed ora di passaggio in un punto iniziale, e data ed ora di passaggio in un punto finale, e calcola la velocità media tenuta dall’auto sulla base del tempo di percorrenza del tratto interessato dal controllo. Tali rilevatori di velocità utilizzano strumentistica e tecnologie che applicano una media aritmetica in grado di calcolare la velocità di percorrenza del tratto. Le telecamere infatti fotografano la targa registrano l’ora del passaggio, stimando l’ora di arrivo nel punto di uscita. Se il veicolo attraversa il punto di uscita molto tempo prima dell’ora stimata per l’arrivo, plausibilmente avrà percorso il tratto di strada, al di fuori dei limiti consentiti dalla legge.
Il sistema controlla attualmente -nei tratti in cui è installato – tutte le corsie e le telecamere sono appositamente orientate in modo da essere in grado di registrare anche il transito dei veicoli lungo la corsia d’emergenza in prossimità dei portali. Un controllo, dunque, molto difficile da eludere, la cui rimozione sarà salutata con favore da molti.
I giudici, infatti, a seguito di un processo durato circa dieci anni, hanno dichiarato sconfitta Autostrade per l’Italia, condannandola altresì al pagamento delle spese di lite, disponendo la distruzione degli apparecchi attualmente utilizzati ed installati sulle nostre strade.
La rimozione sarà celere in quanto costerà alla società Autostrade per l’Italia € 500,00 per ciascun giorno di ritardo. Tali somme dovranno essere versate alla società vincitrice in giudizio, Craft.
La società di Autostrade dichiara, però, che sostituirà gli attuali Tutor, con altri apparecchi in grado di rilevare la velocità, in brevissimo tempo. Il sistema era infatti stato installato, in Italia, lungo le tratte che presentavano tassi di mortalità superiore alla media motivo per cui Autostrade per l’Italia conta di rimpiazzarli al più presto con altri rilevatori simili ma che non violino la norma sui brevetti.