L’ ANAC nel comunicato diffuso il 7 settembre 2016 fornisce importanti ed utili chiarimenti sulla applicazione dell’articolo 192 del codice dei contratti decreto legislativo 50 del 2016.
L’ANAC avrà infatti il compito di stilare un elenco delle stazioni appaltanti che operano tramite affidamento diretto alle proprie società in house. L’iscrizione a tale elenco avverrà su espressa domanda dell’ente, secondo modalità e criteri definiti dalla stessa autorità.
Nelle more dell’istituzione in Italia del predetto registro, sarà possibile effettuare affidamenti di tale tipo in presenza di quelli che sono i presupposti di legittimità indicati dall’articolo 12 della direttiva 24/ 2014 UE nonché dell’articolo 5 del decreto legislativo 50 /2016, e ciò prescinde dalla espressa richiesta di essere iscritti nell’elenco.
Necessari requisiti altresì dovranno essere l’obbligo imprescindibile di effettuare una previa valutazione sulla congruità economica del soggetto cui viene affidato l’appalto, nonché di pubblicare sul sito tutti gli atti connessi all’eventuale aggiudicazione.
Tra le attività che dovranno essere poste in essere inoltre vi è quella della sezione “Amministrazione trasparente” ove dovranno essere pubblicati atti ed informazioni in formato Open Data relativi all’affidamento in house.
Giova in ultimo sottolineare che andrà indicata la motivazione all’interno del provvedimento di affidamento ove saranno spiegate le ragioni per le quali non si è fatto ricorso al mercato e perché tale scelta sia da preferire alla luce dei benefici per la collettività anche in termini di efficienza ed economicità del servizio.