Maggio 2016

La notte bianca della legalità

A pochi giorni dalle affermazioni del PM di Caltanissetta sulla strage di Capaci, che fanno inevitabilmente molto discutere, una interessante iniziativa promuove la scoperta del valore della legalità nel paese degli ossimori.

Le porte del tribunale di Roma durante la notte del 7 maggio apriranno i battenti per alunni,  avvocati, magistrati e personaggi dello spettacolo nella seconda edizione della “Notte bianca della legalità”.

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Maggio 2016

Ricorsi diploma magistrale e inserimento GaE : occorre far chiarezza

Occorre far chiarezza in merito alla congerie di ricorsi depositati dai docenti che sono entrati in possesso del diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001-2002 i quali richiedono l’inserimento in graduatoria.

Sono tanti i docenti che meritano di ottenere una tutela dei propri diritti e la richiesta depositata in sede giudiziale sembra essere attualmente una delle poche strade percorribili. Il MIUR sta negando il diritto legittimo di questi docenti ad ottenere l’inserimento nelle graduatorie auspicato ormai  da anni.

Va in primo luogo precisato che una sentenza ha effetto esclusivamente tra le parti in causa. E tuttavia le sentenze rappresentano sicuramente un importante precedente dal punto di vista giuridico. Certamente non si può sperare che senza un intervento normativo la situazione venga risolta in maniera definitiva e produca effetti valevoli erga omnes. Risulta, dunque evidente che gli esiti dei singoli ricorsi proposti dai singoli insegnanti non potranno produrre effetti nella sfera giuridica di chi invece il  ricorso non lo ha proposto.

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Novembre 2015

Come non pagare il Canone Rai in bolletta luce

In italia, l’unica lotta all’evasione che viene effettivamente combattuta è quella all’evasione del canone Rai. Con la nuova norma inserita nella Legge di Stabilità 2016, infatti, il canone Rai si pagherà per il semplice fatto di avere siglato un contratto di fornitura di energia elettrica per l’abitazione di residenza ed essere quindi, intestatario dell’utenza: in pratica, con la bolletta della luce verranno addebitate un totale di 100 euro all’anno.
Scatta, insomma, quella che si chiama una “presunzione relativa”: la legge cioè “presume” che l’intestatario dell’utenza abbia anche una televisione ma gli consente di dimostrare il contrario. Ma come fare a non pagare allora, se non si possiede un televisore? e come fare in tutti quei casi in cui delle rettifiche sono necessarie per non versare il canone due volte? La dimostrazione può essere effettuata con una semplice autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate, sede di Torino, (anche se non siete ivi residenti) a mezzo di raccomandata a.r., oppure con consegna a mani presso l’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate. Nell’autocertificazione il contribuente dovrà dichiarare, in carta semplice e senza bolli, di non possedere alcun apparecchio televisivo all’interno del proprio immobile di residenza o in altri immobili di sua proprietà.
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Novembre 2015

Per liberarsi dei troppi debiti e di Equitalia

Il sovraindebitamento 2015: uno strumento non sufficientemente utilizzato che paralizza, già dal deposito della domanda, la maturazione di ulteriori interessi ed evita di subire ulteriori procedure esecutive.
Pochi sano che  in Italia già da 3 anni  (con la legge del 27 gennaio 2012, n.3) è stata introdotta una nuova procedura per i soggetti non fallibili, tra cui anche il consumatore, l’imprenditore agricolo e la start up innovativa che consente al debitore persona fisica o altro soggetto escluso dalla legge fallimentare, di trovare un accordo con il creditore davanti al Giudice.
Il vantaggio di questa procedura è quello di permettere al soggetto di poter riprendere una nuova attività commerciale, senza vedersi più gravare del peso dei debiti contratti in precedenza e di potersi reinserire nella società.
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Agosto 2015

TIA: ecco come farsi rimborsare l’Iva sulla Tariffa di igiene ambientale

L’Iva che molti comuni hanno fatto pagare per anni sulla tassa dei rifiuti non andava versata e quindi deve essere restituita al contribuente dal concessionario che si è occupato della riscossione.
La sentenza n.4723 del 10 marzo è l’ultima di una lunga serie arrivate all’ultimo grado di giudizio. La Cassazione ha ribadito che gli importi pretesi a titolo di TIA (Tariffa di igiene ambientale) non sono assoggettabili ad Iva, in quanto la TIA  ha natura tributaria. I pagamenti risultano non dovuti e pertanto, essendo privi di giustificazione, sono da qualificarsi come indebito oggettivo, con conseguente diritto alla restituzione.
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Luglio 2015

Avvocati: in caso di revoca del mandato, la ritenzione della documentazione costituisce illecito disciplinare

Le  Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione nell’avallare l’orientamento espresso più volte  dal Consiglio Nazionale Forense hanno statuito che nelle ipotesi di revoca del mandato «incorre in un illecito disciplinare l’avvocato che ometta di restituire tutta la documentazione, di cui sia venuto in possesso nel corso dello svolgimento del proprio incarico professionale, al cliente, anche qualora questi non paghi le spese legali; l’obbligo di consegna peraltro non può ritenersi assolto con la semplice messa a disposizione della documentazione richiesta se, di fatto, ne è stata impedita la materiale apprensione».
Secondo la Cassazione rischia dunque la sanzione l’avvocato che ostacoli il proprio ex cliente non consegnando al collega successore tutti i documenti per approntare la perorazione in quanto ciò costituisce una palese violazione dell’articolo 24 della Costituzione e del diritto di difesa in esso sancito (SS. UU. n. 24080/2011). Ai sensi degli artt. 2235 c.c., 42 Codice Deontologico (ora: 33 ncdf), 66 RDL n. 1578/1933 «l’avvocato che ne sia richiesto deve restituire senza ritardo gli atti e i documenti ricevuti in originale o copia dal cliente e dalla parte assistita per l’espletamento dell’incarico, non potendo subordinarne la consegna al pagamento delle proprie spettanze» (Consiglio Nazionale Forense, ex multis, sentenze n. 116 /2010,  n. 223/2013).

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