Maggio 2016

Partite Iva: maxiammortamenti e regime dei minimi

Numerose sono state le risposte e gli orientamenti forniti dall’agenzia delle entrate, in merito a quelli che sono i c.d. superammortamenti dei beni strumentali. Esse risultano raccolte nella circolare 12/E/2016.

Le interpretazioni che sono state fornite vanno decisamente nella direzione di rendere facilmente fruibile il beneficio da parte di imprese e professionisti.

I contribuenti minimi potranno applicare il beneficio nella sua forma massima. Dato che il costo di acquisizione dei beni strumentali viene dedotto per cassa, potranno dedurre nell’esercizio di sostenimento non solo il costo effettivo, ma anche l’intera maggiorazione del 40%.

L’ammortamento calcolato sulla maggiorazione del costo si differenzia dagli ammortamenti civilistici imputati in conto economico. Quelli dei quali si usufruirà a seguito della legge di stabilità saranno quelli delle variazioni in diminuzione (variazioni permanenti).

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Gennaio 2016

Modifiche al processo tributario

Il 2015 si è chiuso con la circolare del 29 dicembre 2015 dell’Agenzia Entrate (circolare 29/12/2015 n. 38) che passa in rassegna le rilevanti modifiche introdotte nel processo tributario al fine di innovarlo sotto l’egida di celerità e razionalità.
In particolare dette modifiche hanno investito la mediazione che si avrà anche per i ricorsi sotto i 20 mila euro a prescindere dall’ente verso il quale saranno proposti.
La procedura di conciliazione, che avrà un ambito di applicazione maggiormente esteso, sarà esperibile anche per le controversie soggette a reclamo e mediazione e per quelle pendenti in secondo grado.
Lo stesso avverrà per la tutela cautelare, che investirà diversi momenti e fasi del processo, in ottemperanza agli ultimi orientamenti della Consulta.
A decorrere dal 1/06/2016 diventano inoltre immediatamente esecutive le sentenze non definitive nei giudizi sugli atti relativi alle operazioni catastali, nonché le sentenze di condanna al pagamento di somme in favore dei contribuenti, pagamento che, se superiore ai 10 mila euro, potrà essere subordinato dal giudice alla prestazione di idonea garanzia.

Novembre 2015

Come non pagare il Canone Rai in bolletta luce

In italia, l’unica lotta all’evasione che viene effettivamente combattuta è quella all’evasione del canone Rai. Con la nuova norma inserita nella Legge di Stabilità 2016, infatti, il canone Rai si pagherà per il semplice fatto di avere siglato un contratto di fornitura di energia elettrica per l’abitazione di residenza ed essere quindi, intestatario dell’utenza: in pratica, con la bolletta della luce verranno addebitate un totale di 100 euro all’anno.
Scatta, insomma, quella che si chiama una “presunzione relativa”: la legge cioè “presume” che l’intestatario dell’utenza abbia anche una televisione ma gli consente di dimostrare il contrario. Ma come fare a non pagare allora, se non si possiede un televisore? e come fare in tutti quei casi in cui delle rettifiche sono necessarie per non versare il canone due volte? La dimostrazione può essere effettuata con una semplice autocertificazione da inviare all’Agenzia delle Entrate, sede di Torino, (anche se non siete ivi residenti) a mezzo di raccomandata a.r., oppure con consegna a mani presso l’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate. Nell’autocertificazione il contribuente dovrà dichiarare, in carta semplice e senza bolli, di non possedere alcun apparecchio televisivo all’interno del proprio immobile di residenza o in altri immobili di sua proprietà.
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Novembre 2015

Per liberarsi dei troppi debiti e di Equitalia

Il sovraindebitamento 2015: uno strumento non sufficientemente utilizzato che paralizza, già dal deposito della domanda, la maturazione di ulteriori interessi ed evita di subire ulteriori procedure esecutive.
Pochi sano che  in Italia già da 3 anni  (con la legge del 27 gennaio 2012, n.3) è stata introdotta una nuova procedura per i soggetti non fallibili, tra cui anche il consumatore, l’imprenditore agricolo e la start up innovativa che consente al debitore persona fisica o altro soggetto escluso dalla legge fallimentare, di trovare un accordo con il creditore davanti al Giudice.
Il vantaggio di questa procedura è quello di permettere al soggetto di poter riprendere una nuova attività commerciale, senza vedersi più gravare del peso dei debiti contratti in precedenza e di potersi reinserire nella società.
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Agosto 2015

TIA: ecco come farsi rimborsare l’Iva sulla Tariffa di igiene ambientale

L’Iva che molti comuni hanno fatto pagare per anni sulla tassa dei rifiuti non andava versata e quindi deve essere restituita al contribuente dal concessionario che si è occupato della riscossione.
La sentenza n.4723 del 10 marzo è l’ultima di una lunga serie arrivate all’ultimo grado di giudizio. La Cassazione ha ribadito che gli importi pretesi a titolo di TIA (Tariffa di igiene ambientale) non sono assoggettabili ad Iva, in quanto la TIA  ha natura tributaria. I pagamenti risultano non dovuti e pertanto, essendo privi di giustificazione, sono da qualificarsi come indebito oggettivo, con conseguente diritto alla restituzione.
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Maggio 2015

Consulta: Equitalia si potrà tenere i 2,5 miliardi di commissioni operative

Potrebbe arrivare già nelle prossime ore la decisione della Corte costituzionale sulla legittimità dell’aggio dovuto a Equitalia. O meglio: di questo aggio, che non lega l’importo richiesto al costo effettivo del servizio di riscossione. Un’eventuale dichiarazione di incostituzionalità potrebbe pesare per una cifra vicina ai 2,5 miliardi sui conti pubblici. L’aggio va a remunerare Equitalia per l’attività di riscossione; trattandosi di una società a capitale interamente pubblico un’eventuale bocciatura avrebbe conseguenze assai importanti per il bilancio dello Stato.
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