Il perdurare della crisi economica in Italia ha iniziato ad intaccare anche il patrimonio immobiliare tanto che negli ultimi due anni si è visto un sensibile incremento di aste giudiziarie aventi ad oggetto immobili pignorati. Il crescente numero di immobili sul mercato ne ha fatto abbassare di molto il prezzo.
Sono molti coloro i quali decidono di fare questo conveniente acquisto ed è bene sapere che è possibile usufruire delle agevolazioni prima casa anche per quegli immobili acquistati durante un’asta. Ecco un breve ed utile vademecum :
Per usufruire dell’agevolazione l’abitazione deve essere situata nel territorio del comune in cui l’acquirente ha ( o stabilisca entro 18 mesi dall’acquisto) la propria residenza, oppure nel territorio del comune in cui egli svolge la propria attività o, se trasferito all’estero per ragioni di lavoro, in quello in cui ha sede o esercita l’attività il soggetto da cui dipende; nel caso in cui l’acquirente sia cittadino italiano emigrato all’estero, deve trattarsi della prima casa sul territorio italiano; la dichiarazione di voler stabilire la residenza nel comune in cui è situata l’abitazione acquistata deve essere resa, a pena di decadenza, nell’atto di acquisto.
Naturalmente l’acquisto della casa di abitazione è una scelta fondamentale nella creazione del patrimonio familiare, favorita dalla nostra Costituzione in quanto portatrice di effetti non soltanto economici ma anche sociali, e in tal senso agevolata dallo Stato attraverso una riduzione del prelievo fiscale.
Le agevolazioni sull’acquisto della prima casa sono di diverso tipo e la legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità.
In particolare dal 1° gennaio non è più ostativo il possesso di un’altra abitazione acquistata con i benefici fiscali, purché sia alienata entro un anno.
Il presupposto della non contemporaneità dunque potrà essere realizzato in un secondo momento ed inoltre comprare all’asta nel corso del 2016 è sicuramente più conveniente, a seguito del recente “dl banche” da poco convertito in legge.
In particolare alla luce del sopracitato decreto legge sarà previsto un importo fisso per le imposte di registro, ipotecaria e catastale pari a 200 euro ciascuna, in luogo dell’aliquota del 9% sinora richiesta sul valore di assegnazione del bene.