Se mi ammalo mentre sono in smart working devo continuare a lavorare?
Il dipendente con il covid lavora da casa? non lavora? va in sede se in quarantena? e se si ammala di altra malattia deve lavorare in smart working ? Tante, troppe, domande ci vengono poste ogni giorno.
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza:
I positivi gravi con ricovero:
In merito al reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19, coloro che si sono ammalati e che hanno manifestato una polmonite o un’infezione respiratoria acuta grave, potrebbero presentare una ridotta capacità polmonare a seguito della malattia (anche fino al 20-30% della funzione polmonare) con possibile necessità di sottoporsi a cicli di fisioterapia respiratoria. Situazione ancora più complessa è quella dei soggetti che sono stati ricoverati in terapia intensiva, in quanto possono continuare ad accusare disturbi rilevanti, la cui presenza necessita di particolare attenzione ai fini del reinserimento lavorativo.
In questo caso il medico competente effettua la visita medica preventiva al fine di verificare l’idoneità alla mansione indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.
Lavoratori positivi asintomatici:
I lavoratori risultati positivi alla ricerca di SARS-CoV-2 ma asintomatici per tutto il periodo possono rientrare al lavoro dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).
I lavoratori positivi la cui guarigione sia stata certificata da tampone negativo, qualora abbiano contemporaneamente nel proprio nucleo familiare convivente casi ancora positivi non devono essere considerati alla stregua di contatti stretti con obbligo di quarantena ma possono essere riammessi in servizio.
Malattia e smart working
il lavoratore che ha la febbre, o altre malattie anche non collegate al covid dovrà produre il certificato della Asl ed averà diritto alla astensione dal lavoro.
Egli, una volta prodotto il certificato medico potrà non lavorare ed avrà diritto all’indennità economica di malattia, grazie alla certificazione del medico curante.
Questo passaggio è quindi molto importante.
I soggetti fragili:
resta inoltre valida la fascia di chi richiede di lavorare da casa per paura del contagio cd. in sorveglianza precauzionale perché soggetto fragile, può sulla base di accordi con il proprio datore di lavoro, continuare a svolgere l’attività lavorativa presso il proprio domicilio, mediante ricorso allo smart working, al telelavoro o ad altre forme di lavoro alternative alla presenza in ufficio, non ha diritto all’indennità economica di malattia salvo il caso in cui la malattia sia conclamata e con relativa certificazione del proprio medico curante.
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